Le truffe sono all’ordine del giorno e i sistemi informatici, sempre più evoluti e il rischio di ritrovarsi sottratte le carte di pagamento e/o i dati delle nostre carte di credito, è sempre più frequente. Ecco come comportarsi in questi casi.
INNANZITUTTO IL BLOCCO DEI SISTEMI.
Ovviamente la prima cosa da dire è la cura della conservazione dei sistemi di pagamento (carte, bancomat, accesso al web bankig ed altro) e, i codici di accesso e/o di autorizzazione (login, password, codice pin ed altro) dovrebbero essere conservati in maniera separata e in forma criptata. Detto questo, il blocco dei sistemi deve essere più tempestivo possibile. A tal proposito è bene tenere a portato di mano (registrato nel cellulare) il numero per il blocco dei sistemi. Più la chiamata per il blocco sarà tempestiva, più sarà possibile (ovviamente) evitare “spargimenti di sangue”.
L’esposto/denuncia presso i carabinieri o polizia.
Bloccate le carte e/o l’user di accesso al web banking si passa alla fase 2. L’esposto, di fatto, rischia di essere la fase più importante di tutto l’iter. Un esposto errato rischia di compromettere la restituzione degli eventuali importi sottratti. La dichiarazione deve essere fatta in maniera molto attenta. È necessario dichiarare che si ha avuto cura e custodia delle carte e che i dati di accesso non erano custoditi assieme alle stesse carte; bisogna, insomma, denunciare che si è fatto di tutto per evitare la trafugazione e che i dati (qualora fossero stati rubati) erano comunque criptati.
IL RECLAMO.
La terza fase prevede la richiesta all’istituto che gestisce il nostro conto bancario. Il consiglio, in questo caso ma come sempre, è l’invio della raccomandata magari anticipata via email o via fax. La raccomandata deve essere spedita sia alla sede centrale sia alla nostra agenzia. A questo punto la Banca (come quasi sempre) risponderà in forma negativa.
Sarebbe opportuno un ulteriore reclamo (sempre a mezzo raccomandata) ma bisogna ammettere che gli istituti di credito tendono a rispondere, comunque e sempre in forma negativa.
RIVOLGERSI AD A.E.C.I.
La nostra Associazione ha rapporti con molti istituti di credito. La nostra valutazione del caso (singolarmente) ci farà individuare la strategia per ottenere il risarcimento degli importi indebitamente sottratti. A secondo degli specifici casi la nostra Associazione decide se sfruttare i canali dei rapporti istituzionali o se rivolgersi ad istituti conciliativi. Per le questioni bancarie la nostra Associazione utilizza, ormai da anni e con risultati egregi, l’arbitro bancario e finanziario. In questo caso, se siete state vittima di phishing e/o furto di carta di credito/bancomat e la vostra banca ha rifiutato la restituzione potete rivolgervi alla nostra Associazione di Consumatori.
ASSISTENZA SPECIALIZZATA
Puoi richiedere il nostro supporto per l’assistenza. AECI è un’Associazione di Consumatori, altamente specializzata nella risoluzione delle problematiche. Trattiamo, proprio su questa tema, migliaia di pratiche annuali. Potrai affidare dunque la tua pratica ai nostri esperti che sono altamente specializzati.
Puoi contattarci riempendo il form che segue questo articolo oppure scrivendo a: castelliromani@euroconsumatori.eu