Bolletta luce e gas impazzite: come contestare e cosa fare.

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BOLLETTE IMPAZZITE DI ENEL ED ENI. BOLLETTE ESAGERATE INVIATE AI CONSUMATORI.

Ricevere una bolletta troppo alta, in alcuni casi raddoppiata o che contiene errori può essere un’esperienza frustrante per chi la riceve.

In questi casi, è importante sapere come contestare la bolletta in modo efficace.

I motivi per contestare una bolletta

Esistono diversi motivi per contestare una bolletta quali, ad esempio:

  • La bolletta è troppo alta rispetto al consumo effettivo.
  • La bolletta contiene errori di fatturazione, ad esempio un consumo errato o addebiti non dovuti.
  • La bolletta è stata inviata in ritardo o non è stata ricevuta.
  • Il consumo eccessivo di una fattura può, a sua volta, essere provocato da una serie di motivazioni limitate.
  • Aumento del consumo: Se il consumo di energia elettrica o di gas è aumentato rispetto al normale, il prezzo della bolletta aumenterà di conseguenza. Questo può essere dovuto a diversi fattori, come l’uso di nuovi elettrodomestici, l’aumento delle temperature o l’utilizzo di apparecchi in stand-by.
  • Malfunzionamento del contatore: Se il contatore non funziona correttamente, può registrare consumi errati, anche molto elevati. In questo caso, è necessario contattare il fornitore del servizio per richiedere la verifica del contatore.
  • Errori di fatturazione: In alcuni casi, le bollette possono contenere errori di fatturazione, come un consumo errato o addebiti non dovuti. In questi casi, è necessario contattare il fornitore del servizio per richiedere la correzione della bolletta.
  • Condizioni meteorologiche estreme: In caso di condizioni meteorologiche estreme, come ondate di calore o di freddo, il consumo di energia elettrica o di gas può aumentare notevolmente. Questo è dovuto all’utilizzo di climatizzatori o di riscaldamento per mantenere la temperatura domestica confortevole.

Come contestare una bolletta

Per contestare una bolletta, è necessario inviare un reclamo scritto al fornitore del servizio. Il reclamo deve essere inviato a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, in modo da avere una prova della consegna o anche a mezzo pec.

Nel reclamo, è necessario indicare i seguenti dati:

  • I dati dell’utenza.
  • La motivazione della contestazione.
  • Documenti che supportano la contestazione, ad esempio le letture dei contatori, le fatture precedenti o le ricevute di pagamento.

Il fornitore del servizio ha 40 giorni di tempo per rispondere al reclamo. Se il fornitore non risponde entro questo termine, si può considerare che il reclamo sia stato respinto.

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