Tassa rifiuti. Come difendersi quando l’importo Tari è errato.

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In questi giorni molti cittadini stanno ricevendo avvisi di pagamento per il conguaglio della Tari per l’anno 2023 da parte dei propri Comuni o dagli Enti che gestiscono i rifiuti.

Ricordiamo a tutti i cittadini, prima di pagare, di verificare sempre che gli importi richiesti siano stati calcolati in maniera corretta, che non ci siano errori nei dati indicati dell’immobile, quali mq e numero di occupanti (elementi fondamentali per il calcolo della tariffa), che sia stata presa la giusta aliquota di riferimento (soprattutto per le utenze non domestiche) e che siano state applicate le agevolazioni e/o riduzioni di cui si potrebbe aver diritto.

I nostri esperti sono a disposizione per verificare che gli importi richiesti negli avvisi di pagamento o avvisi di accertamento siano stati calcolati in modo corretto e qualora si riscontrino degli errori potranno inviare eventuale istanza per la richiesta di sgravio parziale/totale o richiesta di rimborso/compensazione degli importi pagati in più.

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Associazione Europea Consumatori Indipendenti

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